Il Centro Recupero è dotato di una sala veterinaria completa di camera operatoria, camera oscura, apparecchio radiologico digitale, che rende possibile lo sviluppo delle radiografie a cui sarà sottoposto l'animale oggetto dell'intervento da parte del veterinario del Centro; tutte le attrezzature specialistiche di laboratorio: microscopio, centrifuga microematocrito, centrifuga per siero, autoclave, bilancia, tavolo da visita.
Nel pian terreno dell’Osservatorio del Mare ci sono due sale fornite di 3 vasche modulari ciascuna, per la degenza degli animali feriti o bisognosi di cure, una di queste non è accessibile ai visitatori, per permettere agli animali sofferenti di non subire ulteriori stress. Tutte le vasche sono dotate di un impianto di filtraggio e depurazione dell’acqua di mare, con un tubo per lo scarico direttamente a mare. Nella baia situata in prossimità del Centro è stata collocata una pompa per la presa a mare, che permette di riempire le vasche degenza.
Al primo piano dell'Osservatorio del Mare è presente una mostra interattiva, la quale illustra le diverse attività svolte dall'Associazione CRAMA: il progetto di tutela e ripopolamento dell'aragosta rossa, l'attività di monitoraggio dei cetacei, all'interno dell'AMP dell'Isola dell'Asinara e le fasi relative al recupero, alla diagnosi, alla degenza e al rilascio di tartarughe marine ritrovate in condizioni di difficoltà nella nostra area di competenza. Presso la mostra è inoltre possibile provare a riprodurre alcune delle procedure tecnico/pratiche eseguite dall'associazione, in particolare l'acquisizione dei dati biometrici degli esemplari di aragosta rossa e dei dati di sforzo del monitoraggio dei cetacei, tra cui anche la fotoidentificazione degli esemplari avvistati durante l'uscita a mare.
La maggior parte delle tartarughe ricoverate sono gravemente ferite a causa dell'impatto con strumenti da pesca o imbarcazioni, oppure debilitate e denutrite a causa di fattori ambientali sfavorevoli. Questo spesso comporta un periodo di degenza molto lungo ed è quindi necessario effettuare una riabilitazione prima di poter rimettere in natura gli animali in aree idonee alla loro sopravvivenza. Da ciò è nata l'esigenza di individuare uno specchio di mare che potesse servire come zona per la riabilitazione degli individui di tartaruga marina. Lo specchio di mare individuato a tale scopo è quello antistante la struttura presso l'omonimo moletto, dotato di una superficie di 485 mq. e distante circa 100 metri dai locali adibiti. Tale specchio di mare è ribattezzato "Baia delle Tartarughe".